Lo Psicoterapeuta è una guida che facilita
l'esplorazione di sé verso la scoperta e l'utilizzo delle proprie
risorse. Ogni terapeuta lo fa seguendo un proprio metodo. Ogni persona
seguendo i propri tempi ed i propri talenti.
giovedì 30 gennaio 2014
mercoledì 1 gennaio 2014
Il benessere psicologico
"Gli individui devono avere la possibilità di sentirsi a proprio agio
nelle circostanze che si trovano a vivere".
(OMS)
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il benessere psicologico come "uno stato nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive e emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni".
In base a quanto stabilito dall'OMS la salute non corrisponde soltanto all'assenza di malattia, ma all'equilibrio armonico, tra tutti gli aspetti della persona, reso possibile dal conseguimento di un benessere fisico, psichico e sociale.
Quando nasce il disagio?
Quando il naturale processo di autoregolazione si interrompe e l'individuo non è più in grado di soddisfare adeguatamente i propri bisogni.
Tale stato è accompagnato da vissuti spiacevoli e da un senso di sfiducia: la persona sente di non poter migliorare la propria condizione e si blocca nella ripetizione di quegli stessi meccanismi che causano il suo malessere.
Quali forme può assumere?
- Ansia e stress
- Alterazioni dell'umore e della sfera emotiva
- Psicosomatica
- Disturbi post-traumatici
- Dipendenze
- Disturbi del comportamento alimentare
- Disturbi del comportamento sessuale
- Disarmonia del vissuto corporeo
- Conflitti legati alla genitorialità
- Crisi della coppia
A cosa mira l'intervento psicologico?
A ristabilire la salute psicofisica innata nell'organismo che, nel corso della vita, si è smarrita o indebolita.
In che modo lo psicologo può favorire il benessere psicologico?
Il colloquio clinico e le altre tecniche psicologiche sono strumenti di riconoscimento e potenziamento delle risorse disponibili che conducono la persona a superare l'impasse e a scoprire modi di stare al mondo più gratificanti.
L'ascolto empatico garantisce uno spazio protetto di condivisione che pone le basi per una relazione di fiducia.
In questo clima la persona può riappropriarsi di tutte le sue potenzialità, conoscere di più se stessa e migliorare la qualità della propria vita.
martedì 29 gennaio 2013
Psicosomatica: quando la tensione psichica diventa sintomo fisico
Comunemente si fa una
distinzione netta tra malattie fisiche e malattie mentali. Questa rigida
separazione conduce ad una negazione dei rapporti tra la sfera psichica e la
sfera somatica, rendendo difficile sia riconoscere che accettare l’esistenza di
disturbi psicosomatici.
La psicosomatica studia le
connessioni tra psiche e soma, dimostrando come tensioni ambientali e
angosce interiori possono sfociare in disturbi corporei. Un disturbo
psicosomatico è un malessere che si esprime nel corpo, correlato nella sua
insorgenza con sofferenza psichica e scompensazioni emozionali: prende origine da
un disagio emozionale ma, nel trasformarsi in disturbo corporeo, assume vita
autonoma.
L’ansia, la sofferenza e le
esperienze dolorose, poiché troppo forti per essere vissute o sentite, trovano
immediatamente scarico nel soma. Si tratta di un meccanismo difensivo arcaico
che interviene prima dell’elaborazione simbolica necessaria per la
mentalizzazione del disagio per cui le emozioni, pur essendo presenti, non
vengono percepite. Spesso, le persone con disturbi psicosomatici hanno difficoltà a riconoscere ed esprimere i
propri stati emotivi con una particolare tendenza a tenere lontano dalla
consapevolezza contenuti psichici inaccettabili, quali rabbia, delusione e
frustrazione. Così facendo, il sintomo fisico non può essere ricondotto
all’emozione cui è legato e può apparire come un disturbo misterioso.
In psicoterapia, il lavoro con i
pazienti psicosomatici consiste in un percorso di costruzione di significati.
La tensione interna viene elaborata mediante un dare senso che, nel recuperare
la mancata rappresentazione simbolica, mette in collegamento il soma con la
tensione originaria facendo sì che la persona, riappropriandosi del proprio
mondo emotivo, realizzi l’integrazione
dei livelli cognitivo, emotivo e somatico.
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La scienza e la cura dell'anima
Psicologia, nel suo significato etimologico, vuol dire scienza dell’anima. La scienza che dell’uomo studia la mente, le emozioni, gli istinti, il carattere, il comportamento, le relazioni. L’organismo è visto nella sua complessità e nella sua interezza. La mente e il corpo sono parti di uno stesso insieme, per cui i disagi dell’una implicano disagi nell'altra e viceversa.
L’obiettivo verso cui tende l’intervento psicologico è l’armonia tra le dimensioni cognitive, emotive, sensoriali e comportamentali, indispensabile per approdare ad uno stato di benessere.
Quando il malessere si affaccia nell’animo umano impedisce la libera espressività, l’autenticità e la capacità di godere della bellezza propria e dell’ambiente circostante, influenzando l’esperienza personale fino a comprimerla, a soffocarla, a distorcerla.
La psicoterapia è la cura dell’anima; la cura che restituisce ad ognuno il proprio soffio vitale e il significato dell’esistenza che si è perduto, affievolito, offuscato. Così che ci si riappropria di se stessi, della propria salute psicofisica e della gioia di essere al mondo.
Veronica Iorio